Tra le case vedevamo, dal mare, il ristorante specializzato in spaghetti alla bottarga ... io avevo già le gambe sotto il tavolo!
Decidiamo di doppiare il faro (metà percorso esatto) e poi andare al ristorante, tanto con le brezze leggere che sin dalla partenza, tre giorni prima, carattrizzavano il meteo sapevamo che non ce l'avremmo mai fatta a terminare in tempo utile la regata ... tuttavia, nel preciso istante in cui doppiavamo il faro, è arrivato, preannunciato dal rapido incresparsi del mare nelle ultime luci del giorno, il tanto atteso vento di Scirocco che ci ha velocemente sospinto verso Pantelleria.
Lo Scirocco, vento proveniente da Sud-Est, porta umidità e così, di notte mentre già scorgevamo il faro di Pantelleria, un muro di scura e densa nebbia si è stagliato di fronte a noi.
Ci siamo fiondati dentro a nove nodi, di bolina larga, tutti ben attenti e con gli occhi aperti a scorgere fanali di navi o pescherecci in transito.
In quella zona, infatti, passa la cosiddetta "rotta atlantica" che fanno le navi dirette allo stretto di Gibilterra e quindi all'Oceano Atlantico; navi provenienti dal canale di Suez; non è raro, perciò, trovarsi a passare vicino a qualche gigante del mare ...
Doppiata Pantelleria e dissoltasi la nebbia, all'alba abbiamo messo la prua in direzione di Lampedusa.
Il vento ormai sui 20 nodi e mare che cominciava a formarsi, preannunciavano un allegro ultimo tratto da Lampedusa (doppiata nella notte, con un passaggio al pelo, stile boa, grazie al GPS cartografico) a Malta.
L'ultima fatica è stata l'attraversamento del canale di Comino, tra Gozo e Malta.
Abbiamo tagliato il traguardo alle 21.24 di venerdì 27 passando sotto i bastioni del forte di Manoel Island, tra i festeggiamenti dei presenti e le numerosissime birre prontamente offerte dal comitato di regata ... ma prima , proprio sulla linea d'arrivo, abbiamo provveduto a stappare la bottiglia di champagne, portata per l'occasione.
Sistemata ed ormeggiata la barca ci siamo fiondati, dopo una indispensabile doccia, al nostro solito pub, dove tra pasta al pesto e birra Guinness mi sono un po' ripreso dalle fatiche.
Successivamente ho optato per un bel letto d'albergo in quanto la mia umidiccia cuccetta non mi attirava particolarmente.
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